Fato o libero arbitrio: siamo liberi di costruire il nostro destino e la nostra storia personale, oppure ogni sforzo è inesorabilmente destinato ad una unica e predeterminata direzione? Un dilemma amletico e ancestrale che ancora oggi non trova risposta univoca e che ha ingabbiato i nostri protagonisti nell’unica realtà che a loro si presenta. Si può concretamente rispondere a queste istanze profonde con nuove tensioni di riscatto individuale o sociale? Ecuba e Agone se lo chiedono in un circolare scambio di speculazioni dialettiche, il Coro segue il vento, alienandosi dalla capacità critica: ma alla fine poco contano le parole, ciò che rimane sono i colori degli eventi, quelli reali, quelli concreti, quelli che accadono.